Lascio alle spalle anche Tremiti. Piccoli scogli fra Gargano e Molise colonizzati in epoca borbonica dove si parla napoletano. Le due isole principali e abitate, l’una di fronte all’altra, sono diversissime. San Domino, più grande, ha quasi nulla di storico. Solo villette e strutture turistiche, tutto recente, ma tutto immerso in un’immensa pineta e in un’atmosfera surreale, a metà fra isola croata e bosco dell’Appennino. San Nicola, invece, è un gioiello da rivalorizzare. Un’abbazia cistercense che domina il mare, fra mura, chiostri e un paesino carinissimo.
Ho fatto una delle più belle immersioni della mia vita con un altro diving fantastico, che più che un diving è una grande famiglia. Dalle Marche, Tony, persona straordinaria e straordinariamente gentile, è venuto qui vent’anni fa, dove a mala pena la subacquea esisteva, e da allora chissà quante migliaia di persone ha fatto arrivare! I suoi figli, Luca e Gianmarco lo seguono con entusiasmo, e così il futuro diventa presente. Grazie per un’accoglienza indimenticabile, Tremiti Diving Center, si respira un’aria di casa con voi.
Poi ho chiacchierato con il sindaco, Antonio, pieno di idee e iniziative a mio avviso giuste. A lui e alla collaborazione con Ekoe stoviglie e monouso compostabile si deve la prima ordinanza in Italia che vieta le plastiche monouso. Complimenti, ma adesso c’è da farla rispettare, creando una vera sensibilità nella gente.
Ci sono stati temporali, a causa del vento forte mi si è bucato un tubolare che grazie alla solidarietà isolana è già riparato, ci sono stati i fuochi d’artificio di un ferragosto grigio ma fresco. Adesso rotta in Croazia per risalire fino a Grado, penultima tappa. 250 miglia almeno…
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