Che dire di Ischia… Mi ha stregato la sua gente, il suo accento, la sua Baia di Cartaromana, la sua montagna impervia e i suoi terrazzamenti ancora abbastanza coltivati, a vite prevalentemente.
Un’accoglienza incredibile, architettata dal deus ex machina Luciana Morgera!
Grazie di cuore a Simone Verde per avermi fatto da Cicerone con sapienza e dolcezza e per avermi scarrozzato nel traffico, ahimè, delle 70000 anime e 6 comuni dell’isola.
A Nino dell’Ischia Corbaro Park, straripante d’energia e di passione per le sue caprette e per gli ospiti che coccola con la sua cucina prelibata (a me ha offerto un paio di bicchieri di bianco e una crostata di ricotta di capra alle 10 del mattino!).
Alle preziose sorelle Francesca Jantò Castagna e Martina Jantò Castagna, campionesse di accoglienza e passione per Ischia dall’alto del Paradise Relais Villa Jantò – Ischia, un vero Paradiso sorto dalle macerie del terremoto del 21 agosto 2017.
Grazie a Luciana Cervera della storica e squisita Taverna Antonio Ischia, per il cibo, il vino e le storie.
E poi al mitico, inarrivabile, indimenticabile Cenzino Di Meglio (e a Laura, la futura moglie, che mi ha cucinato un doveroso e squisito coniglio all’ischitana), che in realtà si chiama Pietro, il cui buonumore con quell’accento campano mi ha stregato e che mi ha trasmesso un’emozione grande per la Festa A Mare Negli Scogli Di Sant’anna, di cui è direttore artistico. Oltre ad esserlo del Teatro Polifunzionale Ischia, una realtà da applausi, per la tenacia con cui ci si è arrivati e per la qualità dei progetti sperimentali che porta avanti, necessari per sconfiggere la cultura alla Maria de Filippi e Barbara d’Urso che insudicia e narcotizza le generazioni più giovani e non solo. E grazie anche a Enzo e Luigi, del Teatro, che me ne hanno raccontato i dettagli con tanta luce negli occhi.
E grazie di cuore a Francesco Buono della Lega Navale Isola d’Ischia per l’ospitalità nell’assurdo e affascinante porto d’Ischia, ex lago vulcanico che soffre dell’acqua alta come Venezia, e per la chiacchierata dentro un’ex sala d’imbottigliamento di vino.
E di nuovo grazie a Dario Della Vecchia per la più che apprezzata ospitalità all’Hotel Villa Maria*** – Ischia.
E poi Pasquale Raicaldo e Miro Iacono e quelli che ho dimenticato sicuramente!
E ora si volta pagina, in quest’alba silenziosa, e la prua è puntata a Ventotene!
Pubblicato il: 18.Mag.2018 Lascia un commento