E si riparte anche dall’Isola del Giglio. Nuovo accento, nuova geologia (dopo il nero della lava cominciano i chiari dei graniti), ma sempre splendida accoglienza che, ormai mi pare chiaro, solo le piccole isole sanno dare in questo modo.
Grazie a Massimo Bancalà del Circolo Nautico per avere organizzato tutto. A Paolo Fanciulli del mitico Hotel Bahamas per la stanza che mi ha permesso di fare una grande doccia dopo i 5 giorni complessivi che ci sono voluti da Ponza a qui. A Mario del Ristorante l’Archetto per il cibo e per l’indimenticabile chiacchierata. E al sindaco per la disponibilità e per condividere la sua visione delle cose.
E poi a Giovanni per i racconti sulla storia del Giglio, la cui gente viene dalla Val d’Orcia (Giglio Castello) o da Torre Annunziata e Ischia e dalla Liguria (Giglio Porto), ennesima storia di scambi e contaminazioni mediterranee fra isole che tanto ci dovrebbero far riflettere su ciò che accade oggi.
Ma il grande momento è stato la mattinata alla scuola elementare di Giglio Castello a raccontare del mio viaggio a tanti bambini curiosi con tante mani alzate, tante voci alte e tante domande furbe. Sarà che sto diventando vecchio, sarà che mi convinco sempre di più che se qualcosa può cambiare tutto dipende da loro.
E adesso rotta sull’Elba!
Let my mind go / out of tune / out of tune…
Pubblicato il: 29.Mag.2018 Lascia un commento